Perle di santità

Attingiamo ancora dala saggezza di un grande santo: Sant'Agostino, perricavare delle importanti considerazioni preziose per purificare un po' le nostre coscienze e in vista delle elezioni.

La teoria dei due amori: "questi due amori sono irriducibilmente opposti tra loro, l'uno è puro, l'altro impuro; l'uno sociale, l'altro privato. L'amore puro o sociale è tipico di chi è liberato da vincoli materiali e sollecito verso il bene di tutti. Poichè il bene comune non è che Dio stesso, tale amore si identifica con l'amore di sè in ordine a Dio, con l'amore per i fratelli in vista di Dio. Nella sua forma più compiuta perciò l'amore purò o sociale corrisponde alla carità che non vuole per sè se non quello che giova anche agli altri, allo scopo di realizzare il bene di tutti.
L'amore impuro o privato invece è tipico di chi è pronto a subordinare anche il bene comune al proprio potere in vista di una dominazione arrogante. Non ha Dio come meta finale, ma l'individuo, perchè è caratteristico di chi aspira a sottomettere il prossimo a se stesso, in quanto opera esclusivamente in vista del proprio interesse".

"Ma se i re della terra e tutti i popoli, i magistrati e tutti i giudici dela terra si preoccupassero di ascoltare insieme i comandamenti di giusta e onesta moralità, lo Stato abbelirebbe col proprio benessere la piattezza dela vita presente e scalerebbe la vetta della vita eterna per regnare in una perfetta felicità. Ma poichè un tale ascolta, l'altro disprezza e molti sono più amici dei vizi i quali lusingano al male che della vantaggiosa asprezza delle virtù, ai servi di Cristo, siano essi re, magistrati o giudici, siano soldati o abitanti dell provincie, siano ricchi o poveri, liberi o schiavi, d'entrambi i sessi, si comanda di sopportare perfino uno Stato moralmente corrotto e, se necessario, anche ingiusto e di prepararsi anche con questa sopportazione un luogo distinto nell'assemblea veramente santa e augusta degli angeli nello Stato del cielo, in cui è legge la volontà di Dio"
("De civitate Dei, 2,19)