Sunday, January 07, 2007

Il Cammino

Tesi la mano per prendere la mia nuova spada, un’arma di acciaio che non si distrugge e di legno che la terra non può consumare, con l’impugnatura nera e rossa, e il fodero nero. Ma nel momento in cui le mie mani toccarono il fodero e io mi accingevo ad avvicinarla a me, il Maestro fece un passo avanti e, con violenza, mi batté le dita: gridai di dolore e abbandonai la spada.
Lo guardai senza capire. La strana luce era svanita, e il volto del Maestro aveva adesso un aspetto fantasmagorico, disegnato dalle fiamme del fuoco.
Mi guardò freddamente, chiamò mia moglie e le consegnò la nuova spada. Poi si volse verso di me e disse solennemente: “Allontana la mano che ti illude! Perché il cammino della Tradizione non è il cammino di pochi eletti, ma di tutti gli uomini! E il potere che tu pensi di avere non vale niente, perché non è un potere da dividere con gli altri esseri umani! Avresti dovuto rifiutare la spada. Se lo avessi fatto, ti sarebbe stata consegnata, perché il tuo cuore era puro. Ma, come temevo, nel momento sublime sei scivolato, cadendo. A causa della tua avidità dovrai riprendere il cammino in cerca della spada. A causa della tua superbia, dovrai cercarla fra gli uomini semplici. E a causa della tua fascinazione verso i prodigi, dovrai lottare a lungo per ottenere quello che tanto generosamente stava per esserti consegnato.”