Non amo affatto questa maniera di fissare limiti cronologici esatti all'evoluzione di fenomeni che sono il frutto di una trasformazione progressiva che obbedisce a degli impulsi profondi le cui incidenze sono molteplici, graduate lentamente, in modo tale che l'azione di un superuomo o lo scoppio improvviso di una circostanza eccezionale può, sicuramente, accelerare, anche precipitare, ma sempre e soltanto nella direzione in cui essa e fin dall'inizio naturalmente orientata.
L'albero cade dalla parte verso cui pende.
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