E' l'ora della battaglia, che è già adesso.
Già egli sente il profumo della vittoria e la luce del sole nel giorno di festa gli illumina la fronte.
I suoi occhi mettono a fuoco l'obiettivo. Ogni membra del suo corpo è pronta alla battaglia, controlla la paura che cerca di fargli tremare le gambe.
Lo sguardo è fiero e sicuro, il suo corpo è pronto a muoversi come in una danza.
E poi la potenza del suo braccio e la persistenza dei colpi che infligge!
Egli è solo con la sua forza ma soltanto in quella fortezza che si è costruito in mente.
Non deve assolutamente immaginare che essa possa crollare da un momento all'altro.
La neve non è fredda, il ghiaccio non taglia e il fuoco non brucia.
Pregusta l'inno della vittoria dell'ultimo giorno.
E' però delicato come un velluto ma forte come un leone, sensibile come un bambino ma determinato come un'aquila. Combatte per la causa dell'orfano e della vedova.
Per i deboli vive. Convive con la paura come se fosse una sorella ed ha la stanchezza come compagna di viaggio, immagina che può fare il massimo, di più di quel che ha fatto nella battaglia precedente.
Che profumo intenso che ha la vita!
Questo è l'eroe che c'è dentro di me.
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