Thursday, April 30, 2009

Sull'educazione

Carissimi, vi invito a leggere l'editoriale di oggi del Corriere che affronta il tema dell'adolescenza e delle "responsabilità" di noi adulti.
Educare è un'avventura e una responsabilità alla quale nessun adulto responsabile può sottrarsi. Certo che in una società dove sembra sempre prevalere il più furbo, il più arrogante, il più ignorante sembra un compito impossibile, ma dobbiamo continuare con impegno e fiducia nella nostra piccola opera quotidiana certi di essere sulla strada giusta, senza lasciarci scoraggiare da quello che vediamo o sentiamo, ma, e ripeto e sottolieo ma, giudicando ogni cosa, perchè come dice San Paolo (e come ha detto anche don Michele) il cristiano (inteso come persona che desidera seguire gli insegnamenti di Gesù ed affidarsi allo Spirito e alla sua guida nella sua vita) è chiamato a dare un giudizio sulla storia.

Un abbraccio speciale a quei genitori che visitano il nostro blog per l'impegno e la fatica quotidiana che ci mettono nell'allevare i figli e un abbraccio ancora più speciale per tutti i momenti di sconforto in cui viene la tentazione di pensare di aver fallito in qualche cosa, grazie a Dio non siamo soli in questo compito, e grazie a Dio che si è fidato e continua a fidarsi di ognuno di noi!

http://www.corriere.it/editoriali/09_aprile_30/bossi_fedrigotti_nostri_figli_senza_maestri_5a0211de-3544-11de-92cb-00144f02aabc.shtml

2 comments:

Anonymous said...

http://www.libertaepersona.org/dblog/articolo.asp?articolo=1183

Ciao,

Carlo

Paolomar 'O Bramati said...

E un abbraccio anche a te che hai scritto questo post, che rappresenti la generazione "di mezzo" tra noi e i nostri figli, utile tramite in diverse occasioni per la loro crescita.
Certo è un impegno difficile, educare tre figli così diversi per età e carattere, è un compito sempre più impegnativo, adesso poi che comincio a scoprire le difficoltà dell'adolescenza vista da genitore nei riguardi del figlio, quante volte vorrei avere la capacità di ricordarmi bene quali erano i miei problemi trent'anni fa.
Ciò nonostante sono contento del rapporto che ho con i miei figli, sembrano fidarsi di me, ma si sa crescendo ci sono confidenze che non si riescono a fare ai genitori, allora se guidati nella crescita nella giusta direzione probabilmente troveranno, in quella che ho chiamato la generazione di mezzo, qualcuno a cui fare riferimento, chiedere consiglio, confidarsi.
Per questo sono molto contento quando mio figlio torna portando con se qualcosa dell'esperienza di tre giorni a Assisi, quando lo vedo legato ai suoi incaricati, quando lo vedo predere a riferimento uno di voi giovani "cialtroni", ma anche quando a 14 anni ancora non si vergogna di abbracciarmi, quando arriva in chiesa dopo di me e mi si siede a fianco.
Beh allora che dire, grazie alla provvidenza divina che aiuta chi la cerca; grazie a Dio per il dono dei figli, grazie a voi, sana "generazione di mezzo", per essere loro punto di riferimento e grazie a voi, Lele Chiara Filo, per quanto valore date alla mia vita.
Ciao
PO'OB