Ritorno a casa

Mancano ormai pochi giorni alla partenza, il morale della truppa è alto, la tensione anche, ma soprattutto è forte il desiderio di riabbracciare un caro amico che con coraggio si è messo in gioco in questa esperienza non solo di studio ma di vita. Le notizie, le immagini che provengono dalla Scozia sono per tutti noi motivo di grande gioia nel sapere che tutto sta procedendo nel migliore dei modi. Nuove amicizie, una lingua non nuova, ma mai sentita pronunciare con quel terribile accento Scottish, un nuovo paese dove ti devi arrangiare da solo. La perdita di una mamma lascia un vuoto incolmabile in una famiglia e in un figlio, ma noi siamo felici perchè ti abbiamo visto crescere e maturare nella consapevolezza che lei ti amerà e ti seguirà sempre dal cielo con un amore ancora più grande di quello che aveva quando era in mezzo a voi, e che il buon Dio non vi ha mai abbandonato. E così si spiega la nostra gioia, un sentimento profondo che nasce nell'intimo dei nostri cuori, una tela tessuta piano piano, giorno dopo giorno con la pazienza e la cura di chi sa che l'amicizia vera è solo quella che si fonda su una roccia che non si sgretola: Gesù, che "ci ha chiamato amici", Lui ha desiderato che le nostre vite si intrecciassero con questa grande intensità. E' bello vedere come la nostra amicizia sia cresciuta col tempo, con le fatiche, con le delusioni e con le gioie di condividere con gli altri il nostro cammino.
E allora cosa rappresenta questo viaggio. Non una partenza, ma un ritorno a casa, sì perchè anche se non la conosciamo sentiamo già Glasgow come la nostra casa perchè lì c'è il cuore di un amico che ci aspetta, e non c'è in noi paura del nuovo, ma un grande desiderio di condividere un pezzo di questa esperienza e di trascorrere 3 giorni allegri, sereni e di vera amicizia.