Il vino è come un'attore che racconta una storia.
Il nocciolo del racconto è però un orizzonte infinito, insondabile che sfugge dalla mia comprensione.
E' come la famosa anguilla che più tenti di stringerla tra le mani e più ti scivola via e alla fine non l'afferri mai.
Mi immedesimo nell'attore che mi parla, mi incuriosisce perchè mi stimola a guardare oltre.
La sua parola si evolve, è viva, è musica.
E scopro altri punti di vista da cui studiare questo suo "segreto".
Mi accontento di questi piccoli indizi e per questa volta mi rassegno.Compito troppo arduo, per quello che in genere non basta un bicchiere solo.
Arrivederci alla prossima puntata.
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